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Blog Tour a Monforte d’Alba e dintorni

 

Ci avete seguiti in tantissimi nel nostro blogtour a Monforte d’Alba! Da agosto riesco solo oggi a pubblicare questo articolo purtroppo, perdonate la lunga attesa, ma a quelli di voi interessati nel breve periodo ho risposto in direct su instagram e spero di avervi indirizzato bene!

Che dire, noi torniamo sempre volentieri, ed ogni volta scopriamo una sfaccettatura diversa delle Langhe, del Roero e del Monferrato. 

La nostra prima tappa è stata Guarene, grazioso borgo tra Langhe e Roero, ed in particolare il punto panoramico, assolutamente da non perdere se volete una bella cartolina di tutta la zona.

Qui a Guarene siamo andati a trovare Giuseppino Anfossi nella sua Ghiomo Farmer, dove abbiamo assaggiato tutti i suoi vini, davvero eccellenti.  

Ogni bottiglia racchiude una storia, fatta di lavoro, tradizione e cura della materia prima. 

I suoi Vini spaziano dall’Arneis, al Barbera… al più complesso ed elegante Nebbiolo, il “Re davanti a cui prostiamo il capo”, come dice Anfossi! Degustazione molto piacevole e ricca di aneddoti.

Prendiamo l’auto al volo perchè per il pranzo, abbiamo organizzato un Pic Nic a Fontanafredda, una riserva bionaturale di 120 ettari nel cuore del Barolo, e più precisamente a Serralunga d’Alba, proprio tra i filari, anche grazie al bel tempo e al clima favorevole che ci accompagna.

Il Villaggio Narrante in Fontanafredda (Casa di E. Mirafiore), così si chiama perchè ogni cosa viene “narrata” al visitatore attraverso aneddoti e leggende, fu voluto da Re Vittorio Emanuele II come residenza per sè e per la Bella Rosina, sua amante e poi moglie.

Il figlio Emanuele Alberto, gestì poi Fontanafredda con passione e lungimiranza, a tutti gli effetti una comunità di circa 250 persone che qui vivevano e lavoravano. Oltre all’azienda vitivinicola Casa Emanuele di Mirafiore, al suo interno sorsero una scuola, una chiesa, un tabaccaio, un panettiere, poi cascine, stalle, cantine, e il circolo ricreativo per tutti i dipendenti, dove Emanuele passava le serate a leggere libri alla comunità, ancora analfabeta.

Tante sono le attività che ancora oggi si possono intraprendere all’interno del Villaggio, dalla semplice passeggiata nel bosco e nelle vigne, al pranzo al sacco, oppure seduti al tavolo dell’Osteria o del ristorante stellato, ospitato nell’edificio storico in cui risiedeva il Re. 

Oppure potete visitare le cantine storiche, l’enoteca ben fornita, i giardini con gli alberi secolari… Diciamo che non ci sia annoia affatto, c’è l’imbarazzo della scelta e se volete le attività possono essere organizzate insieme a tutta la famiglia, perchè il Villaggio è anche, a mio avviso, a misura di bambino, che viene coinvolto dal punto di vista storico e naturalistico. 

Tornando alla nostra giornata, ci siamo recati prima all’Enoteca per l’accoglienza, e poi all’Osteria Disguido, che ha preparato per noi un sacco di prelibatezze. Assolutamente da non perdere se siete in zona, anche per un pranzo proprio davanti al laghetto dei Cigni. Pensate che questo laghetto risultava gà rappresentato in una mappa risalente al 1850, prima ancora dell’acquisto della tenuta da parte del Re. Era probabilmente di dimensioni inferiori rispetto ad oggi, alimentato in parte da una sorgente fredda che dà il nome al Villaggio, e  dalle acque piovane provenienti dalle colline circostanti. Durante l’estate era una riserva per irrigare i campi, mentre in inverno da quest’ultimo si ricavava il ghiaccio per la ghiacciaia reale. Si dice che i tartufi che si potevano trovare nei boschi intorno al lago fossero enormi…   

Alcune testimonianze affermano che una parte di questo lago ospitasse il campo da tennis, e che i bambini che vivevano qui avessero il compito di raccogliere le palline da tennis e, a partita conclusa, la Bella Rosina offrisse loro the e biscotti.

Per il Re, Fontanafredda era anche una riserva di caccia. Solo in seguito Emanuele Alberto decise di sfruttare le potenzialità di questo terreno piantando delle vigne, ma già a quell’epoca Emanuele decise di non disboscare selvaggiamente, proprio per preservare l’unicità di questo bosco, rimasto pressochè intatto fino a noi.

Il Bosco dei Pensieri del Villaggio Narrante è l’ultimo bosco rimasto intatto nella Bassa Langa, con 13 ettari di terreno e 40 mila piante tra alberi secolari, vigneti e noccioleti… La passeggiata nel bosco è piacevole, con le scarpe da ginnastica ai piedi percorriamo il largo sentiero all’ombra, e leggiamo i vari cartelli che distinguono le tappe, anche con curiosità sulla flora e sulla fauna. Alla fine della passeggiata potrete scoprire il senso dell’intero percorso… un percorso di meditazione e contemplazione, un libro da sfogliare all’aria aperta, da leggere camminando. 

Ci fermiamo in un bel punto panoramico per il nostro pranzo preparato proprio dall’Osteria Disguido, con vitello tonnato, uova con zucchine in carpione, tramezzini, frutta fresca, torta… e un bel calice di Nebbiolo Ebbio 2020 lavorato a grappolo intero proprio qui in Fontanafredda.

Nei terreni di Fontanafredda sono state ritrovate circa 24 statue antropomorfe in pietra, tutte diverse l’una dall’altra, e ognuna con il proprio significato simbolico, a scandire il paesaggio di questa Vigna Magica di Mirafiore…

E’ possibile che la Vigna di Pietra sia stata creata come amuleto contro la filossera, malattia che agli inizi del 1900 mise in ginocchio la viticultura dell’Europa intera. 

Trovate tutte le informazioni utili e tante curiosità sul sito del Villaggio Narrante. Molto interessante e ben gestito. E infatti noi stiamo già organizzando una nuova tappa al Villaggio per la visita alla cantine…  

Lasciato il Villaggio Narrante, ci dirigiamo verso Monforte e più precisamente al Réva Residence, dove siamo stati ospitati per il week end.

Questo Residence di recente ristrutturazione è adatto anche alle famiglie con bambini, dove si può soggiornare in un ambiente tranquillo e dotato di tutti i comfort. A noi è stata assegnata la suite disposta su due piani, veramente carina.  Al piano primo la camera matrimoniale con vasca idromassaggio, un bagno con doccia, e un bel terrazzino con vista bellissima. Al piano soprastante, un soggiorno con divano letto matrimoniale, un angolo cottura piccolo ma completo di tutto ciò che serve per il nostro soggiorno, un bagno e un altro ampio balcone.

I nostri piccoli viaggiatori si sono subito sentiti a loro agio, forse un po’ troppo… E’ difficile poi, quando si è coccolati così, ritornare alla nuda e cruda realtà di tutti i giorni 🙂

La mattina la colazione viene fatta trovare davanti alla propria porta di ingresso, e la si può consumare comodamente in terrazza, nell’angolo cucina, o a letto! 

Ci sentiamo di consigliare questa struttura alle famiglie con bambini proprio per via della comoda organizzazione degli appartamenti, per la bella piscina e per la tranquillità dei locali. 

Cena all’Osteria dei Catari di Monforte d’Alba, dove abbiamo assaggiato tutti i piatti tipici della tradizione piemontese, vale a dire l’immancabile carne all’albese, la battuta di fassona, i plin, i tajarin al ragù di salsiccia di Bra e quelli al tartufo… 

 

Il locale è davvero suggestivo, in un edificio storico recuperato proprio al centro del borgo di Monforte.

Anche a Monforte d’Alba siamo andati alla ricerca della panchina gigante (Panchina Viola 12). Qui è stato abbastanza facile perchè si raggiunge anche in auto, a differenza di altre panchine che sono poste sulla cima delle colline, e raggiungibili solo a piedi.

Abbiamo visto anche la chiesa della Modonna delle Nevi, in centro paese, e l’Auditorium Horszowski, (nome del pianista, che ha tenuto proprio qui il concerto d’inaugurazione nel 1986) un anfiteatro dall’ottima acustica, creatosi con la pendenza del terreno, in cui sono stati realizzati caratteristici gradoni in pietra inerbiti.

Posto molto suggestivo e particolare in cui la vista è il massimo, si trova nella parte alta del borgo ed è raggiungibile con una bella passeggiata tra gli edifici storici.  

Approfittando di una giornata poco frequentata abbiamo trascorso qualche ora in piscina al Réva Résort, location esclusiva nel bel mezzo delle vigne, di proprietà di Réva Winery. Splendida location. Bellissima la vasca con cascata e idromassaggio. Pace e tranquillità, in un contesto esclusivo. Particolarmente indicata a chi cerca un posto discreto, lontano dal caos.

Per non farci mancare nulla, abbiamo trascorso al Réva Résort anche la serata, concedendoci una Cena stellata al ristorante Fre’ (una stella Michelin) del famoso Yannick Alléno, una certezza in quanto a maestria nel combinare la tradizione piemontese con la cucina francese. In effetti, abbiamo riscontrato la presenza della mano francese in tutte le preparazioni, soprattutto nel pan brioche. Una cosa molto carina è stata quella di portare la terrina contenente l’impasto da far lievitare sul nostro tavolo per tutta la durata della cena, per poi portarlo a cuocere in cucina e gustarlo a fine pasto con il caffè.

Bella l’esperienza della visita in cucina, dove ci hanno preparato e offerto alcuni pre dessert: i bimbi ne sono rimasti estasiati.

La mattina seguente abbiamo lasciato il Residence per recarci a La Morra, dove si trova la cantina Réva Winery, fatta di giovani e appassionati ragazzi che curano i vini in ogni dettaglio.

Anche qui, qualità altissima, vini superlativi.

Il loro Barolo Cannubi 2017 ha appena conquistato i 3 bicchieri Gambero Rosso. Merita davvero. Un Barolo notevole per la sua complessità ed eleganza, estremamente piacevole.

La Morra in realtà non è una tappa nuova, ma visto che siamo nei paraggi ci fermiamo qui per un pranzo veloce in Vineria.

E poi una visita al laboratorio di lavorazione delle nocciole di Giovanni Cogno è d’obbligo, siamo proprio a due passi! L’azienda è in mano alle donne della famiglia, che hanno ripreso le ricette del padre continuando il suo lavoro.

I loro prodotti vengono esportati in ogni parte del mondo!

La lavorazione artigianale di questi dolci prevede un’attenzione particolare alla materia prima, le nocciole di Langa, scelte accuratamente a mano, una ad una. 

E dopo questa tappa, torniamo a casa come sempre entusiasti e felici, con la voglia di tornare al più presto!

 

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